mercoledì 19 gennaio 2011

Julian Assange: Paladino o grande illusionista?

Siamo rimasti tutti in trepidante attesa quando è arrivata la notizia che Julian Assange, tramite il sito wikileaks da lui fondato, avrebbe, attraverso diversi importanti quotidiani europei, pubblicato delle notizie classificate top secret. Delle notizie bomba che avrebbero fatto tremare le fondamenta del New World Order (NWO, tradotto: Nuovo Ordine Mondiale. ndr). Tutti a fare il conto alla rovescia in attesa, appunto, delle rivelazioni shock di verità che le persone cosiddette “normali” non devono sapere e non avrebbero saputo senza l’intervento rivelatore di Assange e wikileaks.

Finalmente le notizie vengono pubblicate e immediatamente l’opinione pubblica si spacca. Chi a favore di Assange, chi contro. Chi osanna wikileaks, chi lo denigra, e c’è anche chi, come il segretario di stato degli USA, Hillary Clinton, sostiene che sia un sito dannoso per l’equilibrio internazionale, il nostro Ministro per gli affari esteri, Franco Frattini, parla, invece, di ‹‹11 settembre della diplomazia››. Le nazioni colpite dai cablogrammi rivelati da wikileaks reagiscono e puntano il dito su Assange chiedendo che venga fermato. Il polverone raggiunge il suo apice quando Assange viene incriminato per violenza sessuale che sarebbe avvenuta in due rapporti differenti con due donne entrambe consenzienti. Si grida al complotto. Assange afferma che dietro la sua incriminazione ci sia la mano degli Stati Uniti, i quali avrebbero, secondo il fondatore di wikileaks, un unico scopo: “fermare” Julian Assange.

Ma cosa contenevano quelle rivelazioni? Le notizie bomba a cosa facevano riferimento? Ma soprattutto, chi è Julian Assange?
- L’Italia una diocesi del Vaticano.
- Possibile guerra atomica in Medio Oriente.
- Israele può usare l’atomica contro l’Iran.
- La Turchia ha fornito armi ad Al Qaeda in Iraq.
- Ahmadinejad è peggio di Hitler.
- Osama Bin Laden è vivo e vegeto.
- L’Iran ha ottenuto dalla Corea del Nord dei missili.
- Berlusconi fa festini selvaggi.
- Sarkozy è “permaloso e autoritario”.
Queste alcune tra le notizie clamorose che wikileaks ha pubblicato e che dovevano essere — secondo gli annunci fatti da Assange — destabilizzanti rispetto all’ordine di conoscenza imposto soprattutto dagli Stati Uniti, che sembrano essere l’obbiettivo principale di Assange.
Ma sono davvero notizie così clamorose?
I detrattori di Assange dichiarano che le rivelazioni fatte da wikileaks, siano in sostanza notizie che erano già di pubblico dominio, e affermano che le vere notizie di cui Assange sarebbe in possesso non vengono pubblicate. Ma non è tutto. C’è chi dichiara che Assange sia in contatto con diverse agenzie di spionaggio, in particolare con il Mossad israeliano. Nel KGB ci sono vecchi documenti (anni 1986-88) dove già appare il suo nome. Ma non basta. Il governo russo, secondo fonti vicine al Presidente del Paese, ha incaricato più di 2000 agenti per scoprire la vera storia di Assange. E non è l’unico servizio di spionaggio che è dietro ai suoi passi. L' MI6 britannico sta usando una finanziaria d’emergenza per trovare risposte alle fughe di notizie e fonti di informazione. Le fonti consultate all'interno della CIA, tuttavia, sono convinte che Assange sia stato reclutato da varie agenzie di spionaggio, tra questi, il Mossad, appunto.
Il personaggio, in effetti, risulta essere controverso e misterioso. Julian Assange sta facendo tutto da solo, oppure c’è qualcuno dietro di lui? E se la risposta è si, chi è questo qualcuno? Ma soprattutto, perché?
Fonti nella NSA, l’agenzia di spionaggio più grande degli USA, collocano Assange ad Amburgo durante la prima guerra del golfo (1991), qualche anno più tardi rispetto a quello che affermano i servizi di spionaggio russi.

Ma quale sarebbe, secondo alcune fonti, la carriera spionistica di Julian Assange? Il fondatore di wikileaks Sarebbe arrivato in Germania ad appena 15 anni, nel 1986, per assistere ad una festa dei più virulenti pirati informatici a Berlino ovest. Un incontro durante il quale avrebbero messo a punto il piano che dopo sarebbe diventato uno scandalo di spionaggio in Germania e che è passato alla storia: cinque hacker informatici della Germania occidentale, vendettero informazioni militari segrete ed economiche all’Unione Sovietica dopo essersi infiltrati in reti di dati segreti, come il laboratorio di armi nucleari degli USA a Los Alamos, la sede della NASA, il data base militare degli USA così come la banca dati OPTIMIS del Capo Di Stato Maggiore degli Stati Uniti. In Europa: i computers del costruttore di armi italo-francese Thomson, l’Agenzia Spaziale Europea ESA, l’istituto Max Planck di Fisica nucleare a Heidelberg, il CERN a Ginevra e il tedesco DESY, acceleratore di elettroni ad Amburgo. Furono tutti attaccati. Il tutto, sembra, fatto su commissione del KGB il quale, in un periodo di tre anni, in cambio di somme di denaro e altro, ha ricevuto diversi dischetti contenenti migliaia di password e codici informatici, meccanismi d’accesso e programmi che hanno permesso all’Unione Sovietica l’accesso ai centri informatici del mondo occidentale.
Assange era, quindi, presente a riunioni in cui si stabilivano accordi tra hacker e servizi segreti come il KGB, e si preparavano attacchi informatici in cambio di denaro. Tutto questo non prova, ovviamente, che Julian Assange sia un agente di uno o più servizi segreti, ma fornisce un quadro un po’ più completo su un personaggio di cui si parla tanto, ma su cui si sa molto poco.

Wikileaks ha fino ad ora fornito moltissime notizie classificate top secret, ma poche, in effetti, sono quelle che destano davvero scalpore. La drammatica trasmissione del video delle forze armate USA (da un elicottero che sparava a giornalisti disarmati in Iraq), è sicuramente una di esse, ed è proprio da quella notizia che Wikileaks ha acquistato notorietà e credibilità mondiale diventando per tutti il più importante sito che mette sotto i riflettori pubblici materiale super sensibile.
Restano, tuttavia, gli interrogativi posti da chi reputa Assange un finto paladino della giustizia e della verità, al servizio di potenti servizi segreti internazionali. C’è, tra questi, anche chi sostiene che Assange sia al servizio della CIA e che proprio le rivelazioni di Wikileaks, siano la copertura.

Siamo, naturalmente, nel campo delle ipotesi più estreme, ma anch’esse vanno riportate e analizzate. Il perché si raccoglie in due momenti. Primo: una frase di Karl Rove, ex stratega dell’amministrazione Bush che dice, parlando degli Stati Uniti, ‹‹gli Stati Uniti sono così potenti che non si accontentano della realtà, la fabbricano››.
Secondo: alcune dichiarazioni del fondatore di Wikileaks relative agli attentati avvenuti l’11 settembre 2001. Assange dichiara: ‹‹Sono continuamente infastidito dal fatto che le persone siano distratte da cospirazioni false, come l’11/9/2001, quando ogni giorno forniamo prove delle vere cospirazioni della guerra o la frode finanziaria in massa››.
Quindi, Assange, in sostanza, afferma di credere alla versione ufficiale fornita dal Governo degli Stati uniti riguardo gli attentati dell’11 settembre 2001. La cosa è alquanto curiosa, detta da Assange. Infatti, da un personaggio come lui, ci si aspetterebbe quantomeno che prendesse in considerazione il punto di vista dei cosiddetti fautori della teoria del complotto, i quali ponevano — e pongono — al Governo USA degli interrogativi decisamente interessanti, a cui gli Stati Uniti ribattevano, e ribattono — quelle volte che lo fanno —, con risposte che in diversi casi tendono a deridere letteralmente le leggi della fisica, ed appare strano che una fonte come Wikileaks non abbia nulla da dire su quell’episodio così pieno di zone d’ombra e che ha poi portato gli Stati uniti, e non solo, in guerra. Una guerra che è tutt’ora in atto.
Resta, quindi, l’alone di mistero che circonda Julian Assange, personaggio controverso e misterioso, che riesce, comunque la si pensi, a far parlare di se.
Restiamo, dunque, in attesa di nuove fragorose ed annunciate rivelazioni da parte di Wikileaks, il sito più chiacchierato al mondo insieme al suo fondatore, con la speranza che stavolta siano davvero clamorose e, magari, anche inedite.

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