mercoledì 26 gennaio 2011

La guerra silenziosa dell'amianto

In greco la parola Amianto significa immacolato e incorruttibile. Asbesto, che di fatto è equiparato ad amianto, significa perpetuo e inestinguibile. L'amianto, chiamato perciò anche indifferentemente asbesto, è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. E' presente in natura in diverse parti del globo terrestre e si ottiene facilmente dalla roccia madre dopo macinazione e arricchimento, in genere in miniere a cielo aperto.
L'amianto (o asbesto) è un insieme di minerali del gruppo dei silicati, appartenente alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli.

In natura è un materiale molto comune. La sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa lo rendono adatto come materiale per indumenti e tessuti da arredamento a prova di fuoco, ma la sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l'uso in molti paesi. Le polveri di amianto, respirate, provocano infatti l'asbestosi, nonché tumori della pleura, ovvero il mesotelioma pleurico e dei bronchi, ed il carcinoma polmonare.
Una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia pericolosa; teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre patologie mortali, tuttavia un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità di contrarle.

L'amianto è stato utilizzato fino agli anni ottanta per produrre la miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale era Eternit) per la coibentazione di edifici, tetti, navi (ad esempio le portaerei), treni; come materiale per l'edilizia (tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie), nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni. Inoltre, la polvere di amianto è stata largamente utilizzata come coadiuvante nella filtrazione dei vini.
Ci sono guerre dichiarate e non dichiarate, palesi o segrete. La guerra dell'amianto è una guerra segreta e non dichiarata contro i lavoratori e le persone esposte ad esso che causa almeno 100 mila morti all'anno.

Se non è facile contare le vittime civili delle guerre, ancora più difficile è contare i morti dell'amianto.
L'organizzazione mondiale della sanità (OMS-WHO) parla di 125 milioni di lavoratori esposti nel mondo e di 90 mila morti ogni anno, ma avverte che si tratta di un valore sottostimato. L'ILO (International Labour Organization) riporta ad esempio una tabella i cui totali danno 250 mila morti, solo per tumore al polmone e mesotelioma (senza quindi contare l'asbestosi). Qualcuno prevede che, alla fine, a causa di questa guerra, moriranno da 5 a 10 milioni di persone. Cifre da guerra mondiale...

Anche se l'amianto fosse messo al bando in tutto il mondo da domani, il numero dei morti non sarebbe destinato a scendere nell'immediato futuro, perchè le malattie ad esso collegate hanno tempi di incubazione decennali.
In Italia si continua a morire per colpa dell'amianto, anche se esso è stato messo fuori legge nel lontano 1992 (l'Europa ci ha tardivamente seguito “solo” nel 2005!).
L’amianto è ancora presente in quantità sorprendenti. Se ci si guarda un po’ intorno lo si può facilmente individuare. Tetti, tubazioni, ecc… sono alla vista di chiunque voglia vedere la nocività di quest’elemento che, se disperso nell’aria, è devastante, le cifre impressionanti.
Questo materiale, ormai fuorilegge, è ancora attualmente presente nel nostro Paese, ed è assolutamente potenzialmente molto pericoloso. Un monitoraggio accurato e approfondito, affinchè si possano apportare tutti i provvedimenti necessari a poter effettuare un’operazione di bonifica, andrebbe fatto con serietà mista a buon senso. Se questo avvenisse, allora potremmo iniziare a sperare di poter vivere la nostra quotidianità senza essere nel mirino dell’arma di un cecchino che può sparare da un momento all’altro.

venerdì 21 gennaio 2011

Il grande seduttore...soldi permettendo...

Prostituzione minorile e Concussione.
Sono le due accuse che pendono sulla persona di Silvio Berlusconi nella vicenda Ruby.
Prostituzione minorile: Ruby è un’escort ed era minorenne quando “incontrava” ad Arcore Berlusconi che l’avrebbe pagata per beneficiare di prestazioni sessuali.
Concussione: dagli uffici della presidenza del consiglio partì una telefonata verso la questura di Milano, che tratteneva Ruby in stato di arresto per furto, in cui si asseriva che Ruby andava rilasciata in quanto nipote del presidente egiziano Mubarak, ovviamente la cosa non era vera. Ruby, essendo minorenne, fu poi data in affidamento a Nicole Minetti (PDL), consigliere regionale della lombardia. Oltre a Berlusconi sono indagati anche Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti.

Il caso Ruby sta riservando sviluppi decisamente clamorosi. Il premier è di nuovo sotto inchiesta ed ecco che puntualmente si scatena di nuovo lo strombazzamento dei pro e contro Berlusconi.
Mentre se tra gli esponenti dell’opposizione c’è chi invita Berlusconi a dimettersi, o a mettersi a disposizione dei giudici, tra quelli della maggioranza è iniziato il solito bombardamento a favore del presidente del consiglio.
Daniela Santanchè su una tv privata lombarda: ‹‹la Boccassini è una malata di mente perché sono vent’anni che vuole arrestare Berlusconi›› e ancora la Santanchè ‹‹un rapporto sessuale con una minorenne consenziente non è reato››. L’ultima affermazione è confermata dall’avvocato Carlo Taormina, che però precisa che il reato non sussisterebbe se non è dimostrato che la ragazza sia stata pagata, viceversa si profilerebbe il reato di prostituzione minorile. Quello che qualcuno dovrebbe riferire alla Santanchè è che il premier è indagato proprio per prostituzione minorile, oltre che per concussione.

Gli inquirenti hanno chiesto il giudizio immediato per Berlusconi, questo lascia intendere che le prove che avrebbero contro il premier sono schiaccianti. Si parla, tra le altre cose, di intercettazioni che dimostrerebbero in maniera inequivocabile le accuse contro Berlusconi. La procura di Milano ha convocato il premier a comparire che fa a sua volta sapere che non si presenterà.
Nel frattempo la difesa dalle accuse continua. È anche spuntata una fidanzata — parole di Berlusconi — ufficiale che sarebbe la compagna del premier da poco tempo dopo la separazione da Veronica Lario. Questa notizia ha spiazzato i quotidiani Il Giornale e Libero, i quali, prima di questa clamorosa rivelazione, avevano pubblicamente consigliato al premier di trovarsi una fidanzata. Naturalmente i fabbricanti di cattivi pensieri si sono subito scatenati ed hanno immediatamente iniziato ad ironizzare sulla fortunata, ma Berlusconi, uomo di sani principi morali, ha freddato tutti dicendo sui festini, in merito alle accuse che gli sono state mosse, che lui “certe cose” non le poteva fare, vista la presenza della sua amata che mai gli avrebbe permesso certi atteggiamenti.

Quindi Berlusconi sarebbe fidanzato. La cosa scatena nuovi dibattiti. Chi è costei? La solita Santanchè sostiene di sapere da tempo di questo fidanzamento, ma che mai farà il nome della compagna del premier, in quanto le questioni d'amore devono restare private. Questo illuminante e romantico pensiero è provato dall'episodio in cui, due estati fa, la Santanchè spiattellava ai giornali la presunta love story di Veronica Lario con un suo bodyguard. Come dire, la coerenza prima di tutto. Berlusconi, però, a questo punto dovrà svelare l’identità della sua partner, speriamo soltanto che questa fantomatica fidanzata del premier non sia come l’attentatore di Belpietro: invisibile.
E nel frattempo la procura indaga...

mercoledì 19 gennaio 2011

Julian Assange: Paladino o grande illusionista?

Siamo rimasti tutti in trepidante attesa quando è arrivata la notizia che Julian Assange, tramite il sito wikileaks da lui fondato, avrebbe, attraverso diversi importanti quotidiani europei, pubblicato delle notizie classificate top secret. Delle notizie bomba che avrebbero fatto tremare le fondamenta del New World Order (NWO, tradotto: Nuovo Ordine Mondiale. ndr). Tutti a fare il conto alla rovescia in attesa, appunto, delle rivelazioni shock di verità che le persone cosiddette “normali” non devono sapere e non avrebbero saputo senza l’intervento rivelatore di Assange e wikileaks.

Finalmente le notizie vengono pubblicate e immediatamente l’opinione pubblica si spacca. Chi a favore di Assange, chi contro. Chi osanna wikileaks, chi lo denigra, e c’è anche chi, come il segretario di stato degli USA, Hillary Clinton, sostiene che sia un sito dannoso per l’equilibrio internazionale, il nostro Ministro per gli affari esteri, Franco Frattini, parla, invece, di ‹‹11 settembre della diplomazia››. Le nazioni colpite dai cablogrammi rivelati da wikileaks reagiscono e puntano il dito su Assange chiedendo che venga fermato. Il polverone raggiunge il suo apice quando Assange viene incriminato per violenza sessuale che sarebbe avvenuta in due rapporti differenti con due donne entrambe consenzienti. Si grida al complotto. Assange afferma che dietro la sua incriminazione ci sia la mano degli Stati Uniti, i quali avrebbero, secondo il fondatore di wikileaks, un unico scopo: “fermare” Julian Assange.

Ma cosa contenevano quelle rivelazioni? Le notizie bomba a cosa facevano riferimento? Ma soprattutto, chi è Julian Assange?
- L’Italia una diocesi del Vaticano.
- Possibile guerra atomica in Medio Oriente.
- Israele può usare l’atomica contro l’Iran.
- La Turchia ha fornito armi ad Al Qaeda in Iraq.
- Ahmadinejad è peggio di Hitler.
- Osama Bin Laden è vivo e vegeto.
- L’Iran ha ottenuto dalla Corea del Nord dei missili.
- Berlusconi fa festini selvaggi.
- Sarkozy è “permaloso e autoritario”.
Queste alcune tra le notizie clamorose che wikileaks ha pubblicato e che dovevano essere — secondo gli annunci fatti da Assange — destabilizzanti rispetto all’ordine di conoscenza imposto soprattutto dagli Stati Uniti, che sembrano essere l’obbiettivo principale di Assange.
Ma sono davvero notizie così clamorose?
I detrattori di Assange dichiarano che le rivelazioni fatte da wikileaks, siano in sostanza notizie che erano già di pubblico dominio, e affermano che le vere notizie di cui Assange sarebbe in possesso non vengono pubblicate. Ma non è tutto. C’è chi dichiara che Assange sia in contatto con diverse agenzie di spionaggio, in particolare con il Mossad israeliano. Nel KGB ci sono vecchi documenti (anni 1986-88) dove già appare il suo nome. Ma non basta. Il governo russo, secondo fonti vicine al Presidente del Paese, ha incaricato più di 2000 agenti per scoprire la vera storia di Assange. E non è l’unico servizio di spionaggio che è dietro ai suoi passi. L' MI6 britannico sta usando una finanziaria d’emergenza per trovare risposte alle fughe di notizie e fonti di informazione. Le fonti consultate all'interno della CIA, tuttavia, sono convinte che Assange sia stato reclutato da varie agenzie di spionaggio, tra questi, il Mossad, appunto.
Il personaggio, in effetti, risulta essere controverso e misterioso. Julian Assange sta facendo tutto da solo, oppure c’è qualcuno dietro di lui? E se la risposta è si, chi è questo qualcuno? Ma soprattutto, perché?
Fonti nella NSA, l’agenzia di spionaggio più grande degli USA, collocano Assange ad Amburgo durante la prima guerra del golfo (1991), qualche anno più tardi rispetto a quello che affermano i servizi di spionaggio russi.

Ma quale sarebbe, secondo alcune fonti, la carriera spionistica di Julian Assange? Il fondatore di wikileaks Sarebbe arrivato in Germania ad appena 15 anni, nel 1986, per assistere ad una festa dei più virulenti pirati informatici a Berlino ovest. Un incontro durante il quale avrebbero messo a punto il piano che dopo sarebbe diventato uno scandalo di spionaggio in Germania e che è passato alla storia: cinque hacker informatici della Germania occidentale, vendettero informazioni militari segrete ed economiche all’Unione Sovietica dopo essersi infiltrati in reti di dati segreti, come il laboratorio di armi nucleari degli USA a Los Alamos, la sede della NASA, il data base militare degli USA così come la banca dati OPTIMIS del Capo Di Stato Maggiore degli Stati Uniti. In Europa: i computers del costruttore di armi italo-francese Thomson, l’Agenzia Spaziale Europea ESA, l’istituto Max Planck di Fisica nucleare a Heidelberg, il CERN a Ginevra e il tedesco DESY, acceleratore di elettroni ad Amburgo. Furono tutti attaccati. Il tutto, sembra, fatto su commissione del KGB il quale, in un periodo di tre anni, in cambio di somme di denaro e altro, ha ricevuto diversi dischetti contenenti migliaia di password e codici informatici, meccanismi d’accesso e programmi che hanno permesso all’Unione Sovietica l’accesso ai centri informatici del mondo occidentale.
Assange era, quindi, presente a riunioni in cui si stabilivano accordi tra hacker e servizi segreti come il KGB, e si preparavano attacchi informatici in cambio di denaro. Tutto questo non prova, ovviamente, che Julian Assange sia un agente di uno o più servizi segreti, ma fornisce un quadro un po’ più completo su un personaggio di cui si parla tanto, ma su cui si sa molto poco.

Wikileaks ha fino ad ora fornito moltissime notizie classificate top secret, ma poche, in effetti, sono quelle che destano davvero scalpore. La drammatica trasmissione del video delle forze armate USA (da un elicottero che sparava a giornalisti disarmati in Iraq), è sicuramente una di esse, ed è proprio da quella notizia che Wikileaks ha acquistato notorietà e credibilità mondiale diventando per tutti il più importante sito che mette sotto i riflettori pubblici materiale super sensibile.
Restano, tuttavia, gli interrogativi posti da chi reputa Assange un finto paladino della giustizia e della verità, al servizio di potenti servizi segreti internazionali. C’è, tra questi, anche chi sostiene che Assange sia al servizio della CIA e che proprio le rivelazioni di Wikileaks, siano la copertura.

Siamo, naturalmente, nel campo delle ipotesi più estreme, ma anch’esse vanno riportate e analizzate. Il perché si raccoglie in due momenti. Primo: una frase di Karl Rove, ex stratega dell’amministrazione Bush che dice, parlando degli Stati Uniti, ‹‹gli Stati Uniti sono così potenti che non si accontentano della realtà, la fabbricano››.
Secondo: alcune dichiarazioni del fondatore di Wikileaks relative agli attentati avvenuti l’11 settembre 2001. Assange dichiara: ‹‹Sono continuamente infastidito dal fatto che le persone siano distratte da cospirazioni false, come l’11/9/2001, quando ogni giorno forniamo prove delle vere cospirazioni della guerra o la frode finanziaria in massa››.
Quindi, Assange, in sostanza, afferma di credere alla versione ufficiale fornita dal Governo degli Stati uniti riguardo gli attentati dell’11 settembre 2001. La cosa è alquanto curiosa, detta da Assange. Infatti, da un personaggio come lui, ci si aspetterebbe quantomeno che prendesse in considerazione il punto di vista dei cosiddetti fautori della teoria del complotto, i quali ponevano — e pongono — al Governo USA degli interrogativi decisamente interessanti, a cui gli Stati Uniti ribattevano, e ribattono — quelle volte che lo fanno —, con risposte che in diversi casi tendono a deridere letteralmente le leggi della fisica, ed appare strano che una fonte come Wikileaks non abbia nulla da dire su quell’episodio così pieno di zone d’ombra e che ha poi portato gli Stati uniti, e non solo, in guerra. Una guerra che è tutt’ora in atto.
Resta, quindi, l’alone di mistero che circonda Julian Assange, personaggio controverso e misterioso, che riesce, comunque la si pensi, a far parlare di se.
Restiamo, dunque, in attesa di nuove fragorose ed annunciate rivelazioni da parte di Wikileaks, il sito più chiacchierato al mondo insieme al suo fondatore, con la speranza che stavolta siano davvero clamorose e, magari, anche inedite.