giovedì 31 dicembre 2009

mercoledì 16 dicembre 2009

La verità e il suo contrario

L’atteggiamento a dir poco preoccupante da parte del Presidente del Consiglio e del suo Governo, non va mai trascurato. Non dimentichiamo, infatti, il modo di amministrare che questo Governo mette in atto (26 voti di fiducia all'anno, più quello sulla finanziaria che scippa i lavoratori del TFR e attinge alle pensioni. 26 mostruosamente grande come numero), privando di fatto il Parlamento di quello che è il proprio ruolo trasformandolo in una sorte di corte monarchica che altro non fa, attraverso i propri servi, che trasmettere le decisioni prese dal Re. Continue e spudorate leggi "ad personam" che come unico scopo hanno quello di far sfuggire chi ha probabilmente commesso dei reati alle proprie responsabilità. Ascoltando le parole dell'Onorevole Cicchitto - già membro, insieme a “qualcun altro” , della loggia massonica Propaganda 2 (P2), che aveva tra i propri scopi anche quello di effettuare un colpo di stato in Italia - nel discorso del 15/12/09 alla Camera dei Deputati che, tra le altre cose, ha additato - come anche Maroni - tra i colpevoli del clima di odio internet ed in special modo facebook, si capisce chiaro e nitido come sia in atto il tentativo, continuo e sempre più insistente e crescente, di far apparire come verità ciò che è il contrario di essa.
Tra l'altro, mi verrebbe da chiedere al Ministro Maroni come mai non ha avuto gli stessi pensieri di censura delle idee quando fu scoperto il razzista gruppo della lega nord di Mirano che inneggiava alla violenza sugli extracomunitari (parlava di bruciarli) a cui erano iscritti tra gli altri il capogruppo della Lega Nord Cota (finto buono), Bossi (insieme al suo geniale figlio Renzo), ed altri esponenti di quel civilissimo partito che è la Lega Nord. Ecco, si cerca il colpevole altrove, soprattutto dove si vede libertà di espressione (Internet, anche se a volte si eccede, ma basterebbe, per arginare gli eccessi, applicare semplicemente le leggi già esistenti), e si preferisce additare persone come Marco Travaglio (ma anche altri) che hanno come unica colpa quella di raccontare i fatti nella maniera in cui essi accadono, raccontano la verità, e questo – in questo particolare momento storico e con questo Governo – non deve accadere. Certe cose, tante cose, non si devono sapere, ed il non sapere corrisponde all’essere ignoranti e, come si sa, un popolo ignorante è molto facile da Governare e trasportare dove si vuole, attraverso la menzogna che, continuata e sistematica tramite la cassa di risonanza dell'informazione asservita e controllata, deve tramutarsi, come una crisalide, in verità. Ecco, i giornalisti come Marco Travaglio sono l’antidoto a tutto ciò, usano come arma non la violenza psicologica o verbale (che porta a quella fisica), ma la verità, i fatti e – come diceva Montanelli – l’archivio. E’ ovvio che risulti scomodo a chi per governare usa l’esatto opposto; a chi non vuole che in giro ci siano i saperi e le verità. Personalmente credo che il clima di violenza ed odio che si sta sviluppando sia figlio soprattutto di chi non rispetta le Istituzioni, a meno che queste non si assoggettino ai suoi voleri.
A voler lanciare una provocazione potrei dire che, per paradosso, lo spregevole ed ingiustificabile episodio di violenza di cui è stato vittima il Presidente del Consiglio è arrivato, pur nella sua drammaticità e ingiustificabilità, come manna dal cielo, in quanto ha permesso di far dimenticare con effetto immediato le parole che soltanto pochi minuti prima il Premier aveva pronunciato contro le prime due principali Istituzioni italiane: la Presidenza della Repubblica e la Corte Costituzionale, mancandogli di fatto di rispetto per l’ennesima volta. Non è, anche questo, inneggiare alla violenza?

martedì 8 dicembre 2009

Violante 1 - Violante 2

Mi è capitato di ascoltare in tv alcune dichiarazioni di Luciano Violante, il quale, rispondendo ad alcune domande giornalistiche, porgeva al mondo due suoi pensieri su altrettanti argomenti.

Violante 1: sulle dichiarazioni del pentito Spatuzza, che associava i nomi di Dell'Utri e Berlusconi ad esponenti di spicco della mafia siciliana, il nostro eroe dichiarava che: premesso che le dichiarazioni di un pentito come Spatuzza, il quale - a detta di Violante - è e resta un assassino, sono da verificare in maniera estremamente approfondita e che il compito di ciò spetta solo ed esclusivamente alla magistratura (bontà sua). Detto ciò, sempre secondo Violante, va analizzata la politica oggi. Il nostro pensatore spiegava che con l'avvento di Berlusconi la politica ha subìto un cambiamento profondo di tipo carismatico. Berlusconi avrebbe infatti portato un mutamento che ha reso i partiti carismatici attraverso il carisma dei propri leader, per cui non è più il partito a dare carisma al suo leader ma l'esatto contrario. Quindi, attraverso l'acrobatica analisi di Violante, l'essere possibilista a venire incontro alle richieste di impunità del premier, non vuol dire salvare Berlusconi dai suoi guai giudiziari ma, bensì, si tratta di proteggere e salvare la politica (leggasi i partiti) che non può essere nelle mani di pentiti come Spatuzza.
Forse qualcuno dovrebbe comunicare al Sig. Violante che, invece di arrabattarsi in analisi stile Looney tunes, si convinca a rendere carismatico il proprio di partito e, attraverso esso, il proprio leader, invece di scopiazzare il modo di fare politica della destra e nel contempo elemosinare un po' di protagonismo attraverso la mentalità jurassica e controproducente (tranne che per il nostro eroe e sodali compari) dell'inciucio.

Violante 2:Sulla manifestazione del "No B Day", il nostro eroe, nel tentativo di spiegare il diniego a partecipare da parte del suo partito (PD), sosteneva che il suo partito non partecipava a manifestazioni che avevano come unico bersaglio un singolo e che, fermo restando il riconoscimento del diritto di manifestare ed il successo del "No B Day", le manifestazioni si dovevano fare contro un sistema politico e non, appunto, contro una singola persona.
Forse qualcuno dovrebbe spiegare al Sig. Violante che la manifestazione del "No B Day" era, appunto, una manifestazione contro il sistema politico attuale che, in questo momento storico, si basa su una singola persona, come lui stesso afferma (vedasi Violante 1), contraddicendo se stesso e dimostrando che, pur di difendere le proprie teorie made in inciucio, è capace di dire una cosa e un minuto dopo affermare l'esatto contrario.

Orbene, ascoltando queste dichiarazioni, contraddittorie verso loro stesse, in linguaggio politichese di uno pseudo politico a cui viene spontaneo fare harakiri per mezzo delle proprie allergie mentali che nulla lasciano ad un possibile spazio per un qualsivoglia miglioramento tramite rinnovamento generazionale che trasporti al vertice dei partiti una classe dirigente di nuove menti e non inquinati saperi, vien da augurarsi un'unica cosa: speriamo che questa generazione di dinosauri della politica si estingua al più presto.