I nostri turisti del Parlamento sono riusciti a perdere anche quando avevano la vittoria in pugno.
La cosiddetta opposizione - dopo aver disertato i banchi del parlamento anche poche ore prima, facendo sfumare l'occasione di bocciare lo scudo fiscale attraverso una mozione di costituzionalità presentata dall'IDV - aveva la possibilità di far andare sotto la maggioranza di governo in un voto di fiducia (lo scudo fiscale) facendo apparire l'eventualità della caduta del Governo Berlusconi e la possibilità di poter tornare alle urne per rinnovare il Parlamento. Ma i signori dell'opposizione erano assenti in aula in numero sufficiente da battere anche le assenze, numerosissime, della maggioranza di Governo, riuscendo così a perdere - e far perdere agli italiani - una grossissima occasione per mandare a casa questo penoso Governo Berlusconi.
Assenti: 24 Parlamentari del PD; 7 dell'UDC; 1 dell'IDV. Per vincere bastavano 20 voti.
Tutti questi signori assenti accampano ora scuse per giustificare quello che non si può. Chi era ammalato doveva andare comunque a votare, ci sono persone che lavorano davvero, che vanno al lavoro anche con 38 di febbre; chi era in missione non doveva andarci, quando c'è un voto di fiducia in Parlamento si deve essere presenti, è per questo che si è stati eletti.
Questi signori, e a tutti quelli che in qualche modo giustificano dette assenze, dovrebbero fare una sola cosa: chiedere scusa, ed un secondo dopo dimettersi e togliersi dalle scatole per sempre.
Questo l'elenco degli assenti:
24 PD: Argentin, Binetti, Bucchino, Capodicasa, Carra, Codurelli, D'Antoni, Esposito, Farina, Fioroni, Gaione, Ginefra, Giovanelli, Grassi, La Forgia, Lanzillotta, Madia, Mastromauro, Melandri, Misiani, Pistelli, Pompili, Porta, Portas.
7 UDC: Bosi, Ciccanti, Drago, Libè, Pisacane, Ruggeri, Volontè.
1 IDV: Misiti.
Ecco le imbarazzanti, surreali e deliranti giustificazioni di D'Alema, e non solo, che tenta di minimizzare il proprio, e l'altrui, assenteismo
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