venerdì 28 novembre 2008

La danza della vita

A volte mi sento come uno di quei personaggi dei film di Ken Loach.

Realtà spietata e crudele che ti si para davanti in tutta la sua arrogante schiettezza,
al punto tale da non poter fare a meno di guardarla negli occhi,
al punto tale da vedere ciò che nascondevi,
al punto tale da volerci fare a pugni e volerci fare l'amore,
al punto tale da non potergli più sfuggire,
al punto tale da non volergli più sfuggire,
al punto tale da capire che tutto è andato, ma tanto deve venire

martedì 25 novembre 2008

L'apice intellettuale - 3° omaggio a un grandissimo

Una voce poco fa ha definito la giustizia come "legge applicata per vendetta"
e se è quella del popolo è di Dio ed io la fischio dal loggione come stecca,
perché di 'sto tenore non si può contrabbandare per parola del Signore. Punto.
M'iro e faccio fuoco e fiamme se mi guardo in giro :
togliere il respiro a un uomo chiuso in una cella
è solamente un assassinio che cela il suo mandante nel diritto
e complica il delitto circondandosi di complici
che ammaccano il grilletto stando zitti, cui garantisce un alibi da vittime,
costrette a uccidere per auto-difesa e usate come pesi sopra al piatto dell'accusa.
Ma il gioco, lo conosco, è da villani,
e puoi pure strofinartele per mesi, le tue mani restan sporche,
come le coscienze di chi ancora ti sostiene mentre erigi forche come fossero altalene
e poi ci appendi le persone, le lasci penzolare come stracci stesi al sole,
le asfissi in una stanza, o gli inietti una sostanza dentro al cuore,
o glielo fai scoppiare da un plotone..
La carne ai ferri è la tua vera religione e cerchi un capro nero,
lo pascoli in un cimitero e poi lo immoli su un altare in remissione dei peccati,
ma di lui non hai memoria, perché è solo un altro morto della storia...

Tieni giù le mani da Caino : sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo,
predichi giustizia e poi razzoli nel crimine, arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile....

Le favole che ti raccontano fin da bambino ti deformano,
t'illudi d'essere infallibile perché fai numero,
ma non t'accorgi che la tua opinione la raccolgono soltanto quando ai vertici fa comodo.
Muovono la tua coscienza sopra a una scacchiera,
pedina bianca tu difendi una regina nera
che divora vite umane in ogni direzione
mentre tu chiudi gli occhi ed apri la bocca come il pescecane..
Bruci ossigeno vitale per me e per te dicendo cose che non stanno in piedi neanche se le impali, ripeti formule contraddittorie sempre uguali fin dai tempi di Mosé..
In più ritieni il computo di occhi, denti, mani e piedi dispari,
carcere ed ergastoli non bastano, non ti soddisfano :
vorresti morto ogni fottuto criminale, da additare come esempio da evitare...
Ma ancora non è nato il delinquente che veda nella pena della morte un deterrente
e spesso capita di fare fuori un innocente come niente,
e questo me lo chiami "un incidente" ?
Boia dal cappuccio trasparente vivi nell'anonimato,
immune dal peccato, signore incontrastato della tua mediocrità,
orfano del dubbio, testa nella sabbia : vittima della tua stessa rabbia....

Frankie hi nrg mc

venerdì 21 novembre 2008

La grande intelligenza di un giullare mai sconfitto

Il secondo album... è sempre il più difficile nella carriera di un artista.
Il secondo album è sempre il più difficile.

Italiani brava gente, italiani dal cuore d'oro, l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro, di santi, di poeti, di mafiosi e navigatori, ma tutti rivorrebbero tra le dita la Montessori.
Inglesi, professori che non imparano altra lingua, inglesi, non dovranno mai cambiare moneta, inglesi, guideranno sempre dal lato sbagliato, per questo chi va a Londra so che torna un po' cambiato.
I neri giocano bene a pallacanestro, hanno il ritmo nel sangue ed il pisello grande.
I bianchi su tavoli verdi li trovi ridotti in mutande, ogni bianco invidia il pisello grande.
Dicono che gli arabi scrivono al contrario, Mohammed ha detto che io scrivo al contrario, dunque ogni cosa giusta rivela il suo contrario e se non sei daccordo mi dispiace per te.

Il secondo album... è sempre il più difficile nella carriera di un artista.
Il secondo album è sempre il più difficile.

Le camicie rosse ricucirono il paese, le camicie nere lo portarono alla guerra, le camicie verdi vi si son pulite il culo, gli stilisti dello stivale sono quelli più apprezzati.
Quando c'era lui i treni partivano in orario, quando c'era lui ci deportavano in orario, quando c'era lui non c'eravamo noi, che se c'eravamo noi saremmo stati impallinati, allora votami e vedrai, ti trovo un posto di lavoro, votami e vedrai, che non ti farai male, votami e vedrai, da domani ti vorrò bene, figliolo, una volta qui era tutta campagna elettorale.
Vuoi fare il cantante? Ti servirà una spinta.
Vuoi fare l'assessore? Ti servirà una spinta.
Vuoi fare carriera? Ti servirà una spinta.
Sull'orlo di un burrone avrò bisogno di una spinta.

Il secondo album... è sempre il più difficile nella carriera di un artista.
Il secondo album è sempre il più difficile.

Calciatori miliardari che rincorrono un pallone.
Musicisti miliardari che rincorrono il successo.
Industriali miliardari che rincorrono la gnocca.
Col superenalotto faccio il botto, mi tocca.
Non sono sposato, diciamo che convivo.
Non sono disoccupato, diciamo che sto studiando.
Non sono un delinquente, diciamo che mi arrangio.
Diciamo diciamo diciamo diciamo un sacco di cazzate.
Non guardare Devilman diventi violento.
Non leggere Spiderman, diventi violento.
Non ascoltare Method Man, diventi violento.
Figurati cos'è restare un giorno in parlamento.
I politici no no non sono più quelli di una volta.
Le donne no no non sono più quelle di una volta.
Io no no non sono più quello di una volta.
Solo la retorica è rimasta la stessa.

Il secondo album... è sempre il più difficile nella carriera di un artista.
Il secondo album è sempre il più difficile.



CapaRezza

lunedì 17 novembre 2008

Pensieri...

In tema di pensieri (pseudo) filosofici che ogni tanto mi ronzano per la testa, ma che poi fortunatamente se ne vanno.

Come si fa ad arrivare ad odiare una persona che si è amata.
No, non mi va di rispondermi frasi del tipo "perchè sono due facce di una stessa medaglia", la risposta non può essere così semplice scontata e banale.
Penso invece che non si può odiare qualcuno che si è amato.
Penso che quell'odio sia un alibi per farsene una ragione.
Penso che quell'odio sia amore travestito.
Penso che sia amore che si sta strappando le carni perchè un altro pezzo di cuore è stato occupato e non sarà più liberato, e quindi di cuore libero ne resta sempre meno.
Ecco ciò che penso.

Ma potrei sbagliare...

venerdì 14 novembre 2008

I miei pensieri

Se è vero che al peggio non c'è mai fine, beh, allora stiamo inguaiati.
Questa classe politica è senza dubbio tra le peggiori in assoluto. La tattica di far dire la stessa menzogna a mille persone diverse e alla maggior parte degli organi di informazione, con entrambe queste categorie asservite al potere, purtroppo funziona. Alla fine la menzogna detta con una ridondanza ed una risonanza così potente, diventa verità.
Mentre la verità vera, quella, per intenderci, comprovata dai fatti, fa la fine del piccolo sibilo all'interno di un uragano. Vicenda alitalia docet.
La P2 non è mai morta, anzi, sta mettendo in atto esattamente quello che era l'intento che aveva all'epoca di Gelli e (cattiva) compagnia (o Bad Company, che di questi tempi va più di moda). Dittatura con consenso "estorto" alle menti (non) pensanti della maggioranza dei cittadini dell'italica patria. Una sodomizzazione della dignità intellettuale che viene fatta passare come una cortesia che con uno sforzo enorme si fa per l'altrui persona. Forse dovremmo dire grazie.

lunedì 10 novembre 2008

Scie chimiche

Stamattina sono uscito per lavoro, era una splendida giornata di sole ed ero in macchina.
Fermo nel traffico mi è capitato di alzare lo sguardo e ho visto un aereo che sembrava essere un aereo di linea, spostando leggermente lo sguardo ne ho visto un altro, e poi un altro ancora, la cosa mi ha meravigliato, quindi ho notato che il cielo era ricoperto da nuvole bianche, ma erano nuvole dalla strana forma, anzi, non erano affatto nuvole.
Lunghe, a forma di scia ma con l' evidenza che scie di vapore acqueo non erano.
Scie dense che si incrociavano tra di loro, che si allargavano con il passare dei minuti disseminate da quegli aerei che sembravano aerei di linea, ma che tali non erano.
Ormai chiunque può riconoscerle, scie chimiche, un fenomeno che è iniziato circa dieci anni fa, ma che chi lo mette in atto - governi e autorità militari - ne ha sempre negato l'esistenza.
La domanda è: perchè?

mercoledì 5 novembre 2008

Le persone che entrano nella nostra vita

Prendo in prestito questo scritto da un altro blog, il blog di una persona speciale che ringrazio per la concessione.


Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita.
Quando saprai perché, saprai cosa fare con quella persona.

Quando qualcuno è nella tua vita per una RAGIONE, di solito è per
soddisfare un bisogno cha hai espresso. Sono venuti per assisterti attraverso
una difficoltà, per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente,
emotivamente o spiritualmente. Possono sembrare come un dono del cielo e lo
sono. Loro sono li per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano. Quindi,
senza nessuno sbaglio da parte tua o in un momento meno opportuno, questa
persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine. Qualche volta
loro muoiono. Qualche volta se ne vanno. Qualche volta si comportano male e ti
costringono a prendere una decisione. Ciò che dobbiamo capire è che il nostro
bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato, il loro lavoro è
finito. La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti.
Alcune persone vengono nella nostra vita per una STAGIONE, perché è
arrivato il tuo momento di condividere, crescere e imparare. Loro ti portano
un esperienza di pace o ti fanno ridere. Possono insegnarti qualcosa che non hai
mai fatto. Di solito ti danno un incredibile quantità di gioia. Credici, è vero.
Ma solo per una stagione!
Le relazioni che durano TUTTA LA VITA ti insegnano lezioni che durano
TUTTA LA VITA, cose che devi costruire al fine di avere delle solide
fondamenta emotive. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e
usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni ed aree della tua vita.
Si dice che l'amore è cieco ma l'amicizia è chiaroveggente.

Grazie per essere una parte della mia vita, che sia una ragione, una
stagione o tutta la vita.

_______________________________________________

Ci sono delle persone che entrano per una ragione, restano una stagione, e durano tutta la vita.

Ares

domenica 2 novembre 2008

Secondo omaggio ad un grandissimo

Rap parola in effetto coacervo di metafore
che esprimono un concetto assoluto e perfetto,
un colpo diretto assestato al sistema dal profondo del ghetto spirituale
in cui voglion relegarci ad affogare
in quel mare di chiacchiere impastate solo di quella morale
si falsa e opportunista che usa la censura come arma di difesa
e spara a vista su quanti credimi non tanti
rifiutano ogni forma di controllo messa in atto dai potenti,
dai signori che controllan l'opinione,
da quelli che correggono le bozze del copione
chiamato informazione
in scena tutti i giorni sugli schermi di un'intera nazione...

Questo è il veleno che ci vogliono inoculare,
non esiste antidoto è la morte mentale,
opponi resistenza non farti plagiare
se non ti vuoi ridurre in uno stato terminale
nella stasi comatosa di chi e' incapace di pensare
e preferisce lamentarsi se qualcosa gli va male.

Agire, pensare, parlare, esplorare ogni capanna del villaggio globale,
spalancare le finestre alla comunicazione personale,
aprire il canale universale, dare fondo all'arsenale
di parole soffocate dalle ragnatele di un'intera generazione di silenzio,
questo è cio' che penso, la vita e' la mia scuola e do potere alla parola.

Soggetto predicato complementi
senza troppi complimenti
come un pugno sopra i denti,
il silenzio è dei perdenti,
muti e sorridenti,
immunodeficienti agli attacchi dei potenti
che spingono la massa a colpi di grancassa
nel basso del fosso,
sull'orlo del baratro
sigillano il feretro del dialogo
con chiodi di garofano,

grida represse in un clamore afono
e il megafono catodico raccoglie ed amplifica
chiacchiere diafane come ali ditafani
che ronzano nell'afa del deserto culturale
in mezzo ai ruderi di un epoca fatta di ideali mai raggiunti,
vuoi per mancanza di costanza,
vuoi di fortuna, vuoi di coraggio,
vuoi cambiare cambia questo e' il momento di passare in vantaggio.

Questo è il messaggio che ti sto indirizzando
il crimine sonoro che sto perpetrando
violando quel tacito codice incivile del silenzio
da cui mi differenzio in quanto presenzio e sentenzio
ritmica la rima ossessiva e percussiva
offensiva e persuasiva
dirada la nebbia luminosa come il sole
perche' la lingua batte se la mente vuole

Potere alla parola.

Scruto l'orizzonte e vedo
un punto d'arrivo un traguardo e vado
a rotta di collo inciampo e cado
mi sbuccio le ginocchia ma non ci bado
tiro il fiato mi rialzo mi tuffo e guado
la palude che ricopre quell'eldorado di ideali
che se dimentati come fango
ricoprono il fondo dello stagno in cui mi bagno,
torbido e malsano si sa come è cosi',
torbido e malsano ricettacolo di stimoli sopiti
d'un passato ormai lontano
sospesi in un limbo di silenzio inumano
rotto dal vortice verbale
che penetra sotto la pelle e fa male
ma è giunto il tuo momento non stare a guardare
urla a squarciagola dai potere alla parola...